| ORTA DI ATELLA
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Cenni storici:
Orta di Atella: La zona di Orta fu oggetto di centuriazione sia all'epoca dei Gracchi
(Ager Campanus I, circa 133 a. C.;
IMG rid. 16k, est. 22k)
che in età augustea (Acerrae-Atella I,
IMG rid. 21k, est. 29k;
Atella II,
IMG rid. 10k, est. 13k).
Mentre per la centuriazione più antica non risultano tracce, per le altre due le persistenze sono notevoli e
determinanti per l'impianto urbano del centro
(IMG rid. 85k, est. 91k),
di cui l'esistenza è documentata con testimonianze scritte a partire dal XII secolo.
Per una visione panoramica della zona si veda:
IMG rid. 361k, est. 358k.
Con l'invasione longobarda Orta appartenne al principato di Benevento. Con la fondazione di Aversa da parte dei Normanni,
Orta divenne uno dei suoi casali e tale rimase fino alla costituzione dei comuni in epoca murattiana nella quale
fu elevato a Comune senza l'aggregazione di Casapuzzano, che fu successivamente sottratto a Succivo e aggregato a
Orta nel 1848.
Orta fu feudo di Guglielmo de La Gonesse (1278) e, negli anni successivi di Gabriello Del Balzo.
Fu poi feudo di Angela Stendardo (1335), di Ottino Caracciolo (fra il 1414 e il 1435), della famiglia Pignatelli
(dal 1519 al 1556), di nuovo dei Caracciolo (dal 1556), dei De Tocco (1625), di Maria Caracciolo (dal 1626),
di Francesco Maria Caracciolo (fino al 1669), di Margherita Caracciolo (1796). Le notizie sui feudatari e altre
ancora sono riportate nell'articolo Orta di Atella di A. Russo.
Il centro apparteneva alla diocesi atellana e con la costituzione della diocesi aversana passò a tale nuova diocesi.
Il centro è riportato, insieme a Casapuzzano, nella carta del Rizzi-Zannone del 1793
(IMG 132k).
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Casapuzzano: La zona di Casapuzzano, a nord-est di Orta, sulla strada che collegava Atella
con Calatia, fu oggetto di centuriazione sia all'epoca dei Gracchi (Ager Campanus I, circa 133 a. C.) che in età augustea
(Atella II). Mentre della prima non vi sono segni, della seconda permangono notevoli tracce. In effetti Casapuzzano
sorge all'incrocio di un cardine e di un decumano. Il nome fa pensare all'esistenza di un praedium puctianum e
quindi ad una origine romana del centro. Esistono testimonianze archeologiche che supportano tale ipotesi.
Vi sono testimonianze scritte del luogo a partire dall'XI secolo.
Con l'invasione longobarda Casapuzzano appartenne al principato di Benevento. Con la fondazione di Aversa da parte
dei Normanni, Casapuzzano faceva parte della 'Baronia Francisca seu Musca', probabile primo possedimento normanno
in Campania. Casapuzzano fu uno dei casali di Aversa e tale rimase fino alla costituzione dei comuni in epoca murattiana
nella quale fu aggregato al comune di Succivo. Nel 1848, per divergenze fra la marchesa di Higgins, feudataria del luogo,
e il sindaco di Succivo, mediante plebiscito Casapuzzano fu distaccato da Succivo e aggregato a Orta di Atella.
Il centro apparteneva alla diocesi atellana e con la costituzione della diocesi aversana passò a tale nuova diocesi.
Per notizie relative ai feudatari e ad altro si veda l'articolo Orta di Atella di A. Russo.
Nel ventennio fascista Sant'Arpino, Frattaminore, Orta e Succivo furono aggregati nel comune di Atella di Napoli,
poi disciolto nel dopoguerra.
Il centro è riportato, insieme a Casapuzzano, nella carta del Rizzi-Zannone del 1793 (v. sopra).
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Bugnano: La zona di Bugnano a nord-est di Casapuzzano, sulla strada che collegava Atella con Calatia
ed intorno all'attuale cappella di san Nicola, fu oggetto di centuriazione sia all'epoca dei Gracchi (Ager Campanus I,
circa 133 a. C.) che in età augustea (Atella II). Persiste qualche traccia della centuriazione più antica mentre
per l'altra vi è la persistenza per lungo tratto di due limiti, su uno dei quali sorge l'anzidetta cappella.
Il nome terminante in -ano fa pensare a un praedium romano. Esistono testimonianze archeologiche che supportano
tale ipotesi.
Con l'invasione longobarda Bugnano appartenne al principato di Benevento. Con la fondazione di Aversa da parte
dei Normanni, Bugnano faceva parte della 'Baronia Francisca seu Musca', probabile primo possedimento normanno
in Campania. Bugnano fu uno dei casali di Aversa ma già era disabitato nel 1459 in quanto non risulta nell'elenco
dei casali di tale anno. La chiesa di Bugnano era dedicata a san Nicola e quando la parrocchia fu soppressa il titolo
fu aggiunto a quello di san Michele Arcangelo.
Il centro apparteneva alla diocesi atellana e con la costituzione della diocesi aversana passò a tale nuova diocesi.
Per notizie relative ai feudatari e ad altro si veda l'articolo Orta di Atella di A. Russo.
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Casapascata: La zona di Casapascata, fu oggetto di centuriazione sia all'epoca dei Gracchi
(Ager Campanus I, circa 133 a. C.) che in età augustea (Atella II) ma solo di tale ultima centuriazione rimangono
tracce. Il luogo, il cui nome appare correlato con attività di pascolo, è di probabile origine medioevale e vi sono
testimonianze scritte della sua esistenza a partire dal X secolo.
Con l'invasione longobarda la zona di Casapascata era di dominio del principato di Benevento. Con la fondazione di
Aversa da parte dei Normanni, Casapascata divenne uno dei suoi casali ma già era disabitato nel 1459 in quanto
non risulta nell'elenco dei casali di tale anno.
Attualmente sul sito dell'antico villaggio è collocato il depuratore Nord di Napoli.
Il centro apparteneva alla diocesi atellana e con la costituzione della diocesi aversana passò a tale nuova diocesi.
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Viggiano: Nessun dato disponibile
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Limidone: Nessun dato disponibile
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Viggiano: Nessun dato disponibile
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