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(dal sito www.asmez.it/afragola)

Centri urbani del territorio:
Afragola

Centri inglobati e sostituiti dal capoluogo
Arcopinto Arcora Cantariello Saliceto San Salvadore delle Monache

Altri luoghi:
Vatracone

Etimologia:
Afragola: Il nome deriva con ogni probabilità dall'espressione toponimica 'a foris arcora', vale a dire 'davanti alle arcate' dell'acquedotto in rovina che nell'antichità dalla zona di Pomigliano d'Arco portava l'acqua ad Atella. Infatti, in vari documenti del RNAM si parla di luoghi ‘foris arcora dudum aqueductus’: a. 944: ‘Pumilianum foris arcora dudum aqueductus’, RNAM, vol. I, doc. XL; a. 985: ‘mascarella foris arcora’, RNAM, vol. III, doc. CCII; a. 1104: ‘in loco qui vocatur foris arcora dudum aqueductus’, RNAM, vol. V, doc. DXV; a. 1131: ‘Licinianum foris arcora’, RNAM, a. 1131, vol. VI, doc. DCXII; etc. L'evoluzione fonetica successiva é: A for(a) àrcor(a) -> Afor’àrcor(a) -> Afracòr(a) -> Afraòr(e) / Afraòl(e) / Afragòl(a) / Afragòll(a), etc. La somiglianza del nome con un frutto (la fragola) è del tutto casuale e fuorviante
Arcopinto: deriva presumibilmente dal soprannome di un'arcata dell'acquedotto decorata con qualche pittura
Arcora: significa arcate dell'acquedotto. La località è a cavallo con il territorio di Casalnuovo
Cantarello: Il nome, diminutivo di ‘cantaro’, ovvero vaso, deriva forse da ritrovamenti di vasi antichi in quella zona
Saliceto: deriva probabilmente dalla presenza di salici
San Salvadore delle Monache: forse da una chiesa del Salvatore divenuta poi possedimento di convento per monache
Vatracone: E’ una zona a cavallo dei territori di Afragola, Caivano ed Acerra nel punto in cui una sottile striscia del territorio di Caivano si insinua fra i territori degli altri due comuni. Il luogo era anche conosciuto come ‘Salvatoriello’ e come ‘S. Salvatore al Vatracone’. Il nome deriva plausibilmente da una cappella, ora non più esistente, dedicata al SS. Salvatore e con una immagine di S. Pietro (Gaetano Capasso, Afragola. Dieci secoli di storia comunale. Aspetti e problemi, Athena Mediterranea, Napoli 1976, pp. 15-16): S. Salvatore ‘ad Petraconem’, cioè ad Petri Iconam, da cui Petrecone e Vatracone. La forma intermedia è riportata in un documento del 1478 (‘bona curie civitatis Acerrarum que dicuntur de lo Petrecone’, Daniela Romano, Cartulari notarili campani del XV secolo, Napoli, Marino de Flore 1477-1478, Athena, Napoli 1994, doc. 291)